RADICI... CRESCE LA SPERANZA

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In occasione del Giubileo del 2008, 150° anniversario dell’apparizione di Maria a Lourdes, la nostra associazione, insieme ai vivaisti pistoiesi, ha donato al Santuario 5.000 piante e 3.600 rose. Oggi 19 Ottobre siamo qui perché vogliamo festeggiare un piccolo grande Giubileo della comunità del Cenacolo di Lourdes, 10 anni di fondazione della loro casa e il riconoscimento di Associazione Internazionale di Fedeli secondo il Diritto Canonico. In questi anni siamo diventati amici di questi ragazzi. E non manchiamo mai di andarli a salutare e passare un po’ di tempo con loro quando veniamo in pellegrinaggio, diverse volte l’anno. Per questo avviamo pensato di rendere visibile la nostra ben “radicata” amicizia con il dono di 694 alberi e fiori, che piantati cresceranno e metteranno radici sempre più forti, e che insieme ai tronchi e alle foglie, faranno crescere giorno dopo giorno la speranza di una vita serena per questi ragazzi.

Insieme alla nostra associazione hanno contribuito i seguenti pistoiesi:

Zelari piante; Niccolini Franca; Guidoni Angiolino; Giorgio Tesi vivai; Cipriani Ivo; S.A.Righetti piante S.S. di D.R. e G.C.; Tesi Ubaldo e figli; Carlesi vivai; F.lli Vezzosi; Rose Barni; Frosini Alessandro; Favi Paolo ai quali va il nostro più sentito ringraziamento.

Ho davanti agli occhi la foto ricordo. Tutti i volti sono sorridenti e sereni, non c’è nessuno che non sorrida.

L’accoglienza è stata strepitosa, un canto mimato “Benvenuti” che ci ha sorpresi e commossi. Ci hanno invitato a pregare con loro nella bellissima cappella che hanno costruito con le loro mani, e dopo alcuni hanno parlato, senza pudori e candidamente, dei problemi che li hanno condotti in comunità, della vita che conducono lì e della speranza di poter tornare recuperati alla vita normale di tutti i giorni. Luca, Gabriele, Gregory e tutti gli altri, noi li chiamiamo affettuosamente “ragazzi”, sono giovani uomini che hanno attraversato una vita complessa, di disagio, di sofferenza e di problemi. Mediante la “Cristoterapia” di suor Elvira, la fondatrice delle Comunità Cenacolo, stanno vivendo sulla loro pelle l’esperienza di Cristo che salva. Questi ragazzi sono per me e per noi esempio di impegno nella preghiera, testimoni veri e credibili di una fede raggiunta attraverso i più svariati dolori, fatta vedere e toccare tangibilmente a tutti, con uno spirito veramente missionario. Al pellegrinaggio a Lourdes sembra vivere in una dimensione diversa, ma poi bisogna tornare alla realtà della vita di ogni giorno.

Alla fine di questi due giorni trascorsi sotto lo sguardo di Maria, il pomeriggio di vera festa trascorso in questa comunità ha dato un senso particolare al nostro essere qui, ci ha riportati veramente con i piedi per terra, con gli orecchi e gli occhi aperti perché, tornando a casa, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, possiamo riuscire a “vedere” e a “sentire” ciò che abbiamo intorno, e magari fare qualcosa di più. Abbiamo portato un carico di piante, e ritorniamo a casa con un carico ben più grande di speranza.

Tutto è possibile con Cristo e con Maria. Lo abbiamo visto, e si può con coraggio cercare di vivere il Vangelo come i ragazzi del Cenacolo, nella nostra vita di ogni giorno.

 

 

 

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